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martedì 13 maggio 2008

Linux, il futuro del software libero


E' l'anno 1991 quando il giovane studente
finlandese Linus Torvalds, appassionato di programmazione,
scontento del sistema operativo in
uso sul suo pc decide di modificarlo. Nasce così il
software Linux, e in pochi anni cresce esponenzialmente
il numero degli utenti che lo adotta.
Alla base di un tale successo vi è il fatto che sia
una tecnologia “open source”. Ciò significa che
ogni singola persona, con il suo computer e le sue
conoscenze personali, può apportare qualunque
genere di modifica al sistema e contribuirne allo
sviluppo. Questa caratteristica farà molta gola a
chi ha pensato almeno una volta “sarebbe utile
che questo programma includesse una tale funzione...”;
ecco, questo con Linux può essere fatto!
Ma non è l'unico vantaggio. La sua installazione,
come tutti i frequenti aggiornamenti, sono
completamente gratuiti. Inoltre, sempre per la
politica dell'open source, sono presenti online
forum e siti in cui trovare risposte ad ogni specifico
problema. Infatti un lato negativo del sistema
poteva essere la difficoltà, per chi non fosse
pratico di software e affini, di installazione e di
gestione: complicazione risolta da tempo, così
che oggi Linux è molto più semplice, maneggevole
ed intuitivo, anche se non banale come altri
sistemi. E' estremamente sicuro, poiché i periodici
aggiornamenti evitano anche l'utilizzo di
antivirus (spesso costosi o inefficaci). Infine, è
assolutamente compatibile con gli altri sistemi
operativi; non utilizza gli stessi programmi, ma
dei corrispettivi scaricabili gratuitamente che, a
parità di funzioni, portano anche a prestazioni
più elevate!
Ecco quindi come la creatura di Torvalds compete
con i colossi dell'informatica mondiale, e
come Linux, neanche maggiorenne, si pone
prepotentemente sulla scena internazionale come
possibile e intelligente scelta per il futuro!

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