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martedì 13 maggio 2008

Il Fascio comunista


Il Fasciocomunista è un bel romanzo storicoformazione
di Antonio Pennacchi del 2003.
E’ il libro da cui è tratto il film di Daniele Lucchetti
“Mio fratello è figlio unico”, con Elio
Germano e Riccardo Scamarcio, ma com’è la
regola il film non si avvicina minimamente
alla bellezza del romanzo.
Il fasciocomunista è infatti un romanzo fluido
ben articolato, dove le 339 pagine vengono lette
una dietro all’ altra senza riuscire a smettere fino
alla fine di un capitolo.
Troppe sono infatti le avventure del protagonista
Accio Benassi, e troppo intriganti per riuscire a
posare il libro dopo due pagine di lettura.
Il titolo; scelto alla perfezione, racchiude in se
tutta la storia del romanzo; ovvero la mutazione
del protagonista che da fascita convinto, iscrtitto
al MSI, diviene militante dell’ unione dei comunisti
marrxisti- lenninisti italiani.
Il libro quindi è principalmente un romanzo di
formazione, poichè tratta il cambiamento ideologico
di Accio, ma è anche ricco di riferimenti
storici molto precisi.
Questo rende il fasciocomunista in parte anche
un romanzo storico, poichè i fatti degli anni
sessanta-settanta, che fanno da cornice alle
avventure di Accio, sono reali.
Nel libro ritroviamo infatti gli scontri di Valle
Giulia, la Zona B di Trieste, il brigatismo e
numerosi personaggi di quegli anni Almirante,
Aldo Brandirali, Arturo Michelini.
Accio vive in questo mondo che è l’ Italia degli
anni ‘60/’70, fatta di scontri tra rossi e neri, tra
ideologie contrapposte, e lui non ne rimane
escluso, prende parte a questa contrapposizione
prima da un parte della barricata poi dall’ altra.
Tuttavia questa presa di posizione non sembra
dettata da una vera fede nell’ ideologia, l’ autore
non ci dice mai perchè Accio sia fascista o comunista.
Il suo far politica sembra più un passatempo,
tant’è che superato il perido di esteso conflitto
sociale, il protagonista si abbandona al problema
principale della fine degli anni’70-inizo ’80
ovvero l’ eroina.
A questo mutamento di Accio fanno cornice
decine e decine di piccole e bizzarre avventure
(prima fra tutte la ricerca di una fidanzata che
porterà Accio a fare il pendolare tra
Rome e Milano in autostop), che rendono il libro
ancora più fluido e leggibile. Il Fasciocomunista
risulta essere un libro simpatico e facilmente leggibile,
e al contrario di ciò che qualcuno può aspettarsi da un
titolo del genere, veramente poco politicizzato.

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