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domenica 22 giugno 2008

Il nuovo secolo americano


Un Film-documentario realizzato nel 2007 dal
regista italiano Massimo Mazzucco che analizza
,attraverso documenti governativi desecretati e
non, la reale linea politica globale che si è sviluppata
nell'ala repubblicana durante gli ultimi 30
anni.
L'introduzione è dedicata alla presentazione
della dottrina dei Neocons (neoconservatori)
riassunta in un documento del 2000 denominato
PNAC (plan for a new american century).
Attraverso un racconto ben articolato e ricco di
preziose immagini di repertorio, viene illustrato
come dagli anni '70 a oggi sia stata una piccola
cricca di personaggi ad avere influenzato le scelte
politiche americane dall'alto delle sue influenti
posizioni nel governo USA: da Rumsfeld, più
volte ministro della difesa, a Cheney vicepresidente
del governo Bush, per finire con
Wolfowitz, il vero creatore del PNAC, un documento
che auspica la possibilità di un eventuale
altra Pearl Harbour al fine di creare una minaccia
esterna (ieri la Russia, oggi l'Iraq) per poter ottenere
il consenso popolare a sviluppare un piano
militare-bellico su scala mondiale altrimenti
inaccettabile per il popolo americano.
Inutile dire che gli attacchi dell’11 settembre
siano stati proprio quella "nuova Pearl Harbour"
che i neocons aspettavano e che con tutta probabilità
hanno anche organizzato: un inside job, che
permettesse contemporaneamente di abbattere
psicologicamente una nazione, dalla quale in
seguito è stato più facile ottenere un appoggio
incondizionato, e, altro fattore importante, di
creare un nemico assoluto ed inafferabile sempre
pronto a colpire e dal quale difendersi ad ogni
costo: Osama Bin Laden (all'interno del film sono
ben documentati altri casi di false flag, ossia
creazioni di eventi terroristici da addebitare ad
altre nazioni al fine di ottenere il consenso per
un’azione militare).
Il film sviluppa poi un’interessante analisi sul
ruolo giocato dall'industria bellica nella politica
americana, con una serie di dati sul mercato e
sugli investimenti del governo che lasciano ben
poco spazio a qualsiasi dubbio o perplessità su
quale sia la strada intrapresa dall'apparato
politico-bellico-finanziario degli Stati Uniti.
Non meno spazio è riservato all'importanza strategica
del petrolio nel mantenimento
dell’american way of life e alla necessità di dover
possedere una quantità di oro nero sempre superiore.
E’ in questo quadro che viene mostrata la campagna
mediatica in cui si accusa Saddam,
creazione politica degli stessi USA, di possedere
armi di distruzioni di massa e di essere un pericoloso
dittatore al fine di ottenere via libera per
un’operazione militare che come obiettivo finale
avesse per primo, la conquista di un’area molto
importante dal punto di vista delle risorse energetiche
e, in secondo luogo, il controllo geopolitico
dell’area stessa, al fine di incrementare
l'area di influenza americana nel mondo (uno
degli obiettivi principali del PNAC).
Le immagini finali, terribili e sciocccanti, sono
documenti che arrivano direttamente dall'Iraq e
mostrano la bestialità che la guerra rappresenta,
la sua inutilità e i costi disumani che paga sempre
e solo la popolazione civile.
Un documento dove logica, analisi e fatti incontestabili
disegnano un quadro storico-politico più
che mai attuale e veritiero di cui gli Stati Uniti
sono i principali, ma non unici, protagonisti; una
lucida visione di quelli che sono gli obiettivi di
una lobby politica che spinta dalla sete di potere
e di dominio a livello globale nasconde i più
abietti misfatti contro l'umanità sotto la maschera
della politica e della difesa della democrazia da
fantomatici nemici esterni.

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